La
Fondazione Gianantonio Pellegrini Cislaghi, in collaborazione con la Associazione Culturale Biblioteca Famiglia Meneghina-Società del Giardino, organizza un importante
evento culturale a Milano, per la
premiazione del bando “Tredesin del Mars” e per la
presentazione di un libro, intitolato “La società dei Pulcinella. Carlo Porta. Giandomenico Tiepolo”, a cura di Gianni Rizzoni, promosso dalla Fondazione stessa.
Il
“Tredesin de Mars”,alla sua prima edizione, è un concorso che premia ogni anno le migliori tesi di laurea magistrale, specializzazione e
dottorato sulla
città di Milano e la sua storia, conseguite presso le Università milanesi. L’elaborato del primo classificato sarà pubblicato a cura della Fondazione Pellegrini Cislaghi che ha tra i suoi obiettivi la tutela, la promozione e la valorizzazione della memoria storica della città di Milano.
Nell’occasione verrà anche illustrato il libro “
La società dei Pulcinella. Carlo Porta. Giandomenico Tiepolo”, pubblicato nel novembre 2021, in una edizione speciale, fuori commercio, donata per la fruizione al pubblico a tutte le Biblioteche e gli Istituti culturali milanesi.
Alla domanda che cosa è la storia? E che cosa sono Napoleone, Francesco I d’Austria, il re di Spagna, Papi, Governi, Guerre, Trattati? Carlo Porta risponde <<La gran cà di Romanin >> , il Gran Teatro delle Marionette, come evidenzia il curatore del libro Gianni Rizzoni. La poesia in lingua milanese di Carlo Porta, gli affreschi e i disegni di Giandomenico Tiepolo, praticamente contemporanei, descrivono e interpretano, ognuno nella sua specifica genialità, le due più importanti società italiane di fine Settecento e degli albori dell’Ottocento, quella della Lombardia e quella del Veneto che nel 1797 perde la sua secolare libertà. Nel libro Napoleone e Francesco I, “padroni” alternativamente delle nostre terre, sono i dedicatari dei due famosi
Brindes de Meneghin all’Ostaria di Porta, così come francesi e austriaci occupanti sono i protagonisti di gran parte delle poesie “civili” di Carlo Porta, poesie che raccontano le prepotenze e le rapine dei “liberatori” francesi prima; il cupo clima confessionale della restaurazione poi, portato dai “pover Todisch” come scrive Porta. Diceva il Porta “
I paroll d’on lenguagg hin ona tavolozza de color, che ponn fà el quader brutt, e el ponn fà bell segond la maestria del pittor”. Anche Giandomenico Tiepolo ricorre alla maschera napoletana per descrivere la società del tempo, nei grandi affreschi della Stanza di Pulcinella della sua villa di Zianigo, oggi ospitati nel Museo del Settecento / Cà Rezzonico e, ancora più, nei 104 disegni della sua famosa raccolta
Divertimento per li regazzi, in pratica la storia di un Pulcinella: nascita, infanzia, matrimonio, lavori, carcere, fucilazione, morte e rinascita. Rinascita che, come la natura insegna, avviene ogni anno, con la primavera. Infatti
“Tredesin de Mars” è una antica tradizione meneghina : narra una antica leggenda che San Barnaba, tra i primi evangelizzatori di Milano, il 13 marzo 51, fermandosi a predicare fuori dalle mura della città, nei pressi degli attuali bastioni di Porta Venezia, avrebbe conficcato la croce al centro di una pietra rotonda con 13 raggi incisi, pietra che ancora si vede, nella chiesa di Santa Maria del Paradiso in corso di Porta Vigentina, nel pavimento della navata. Per tradizione proprio il 13 marzo preannuncia l’arrivo della primavera nella cultura meneghina.
I finalisti del premio Tredesin de Mars 2022 sono: Emma Ferrari, Melchiorre Gherardini (Milano 1605-1668); Stella Ferrari, I monasteri femminili di Milano nella topografia liturgica;
; Mauro Vassena, La città di Milano tra il VI ed il XII secolo. Caratteristiche e trasformazioni topografiche, insediative e monumentali di un contesto urbano medioevale. Sono stati selezionati dal comitato scientifico per la loro capacità di analisi e approfondimento. Il premio vuole ricordare, come tutte le attività della Fondazione, Gianantonio Pellegrini Cislaghi, giovane avvocato con la passione per la storia milanese e lombarda, che credeva nell’importanza di sostenere cultura, ricerca, amore dello studio e dell’approfondimento. E come Carlo Porta, non dimentichiamo grazie alla storia: “
De podè nanca vess indifferent | sulla scerna del boja che ne scanna”.